Prima di questo libro gli aspetti tecnologici nella Divina Commedia sono stati poco approfonditi. Eppure Dante descrive in maniera ineccepibile il funzionamento di macchine come i mulini ad acqua e gli orologi meccanici, o processi tecnologici come quello della fabbricazione degli specchi, non cessando di fare alta poesia pur su argomenti in apparenza estranei ai territori poetici. Questo testo indaga come pochi altri nel sapere extraletterario del poeta fiorentino per illustrarne ed evidenziarne la competenza anche in materia tecnica ed è pertanto prezioso perché dimostra come tra pensiero umanistico e pensiero scientifico i contatti siano più solidi delle presunte divisioni. Docenti e studenti potranno giovarsi di vedere molto bene giustificate e “integrate” le forme dell’alta poesia con l’insaziabile (e competente) curiosità di Dante per le “nuove” macchine e le invenzioni che dal Basso Medioevo in poi hanno accompagnato il progresso e migliorato le condizioni di vita della nostra società.
In copertina: Orologio-Astrario del Dondi (1365-1384) Sistema motore, scappamento e disco con incise le ore (in primo piano a destra) È da notare il codice dei colori, grazie al quale i singoli componenti sono nettamente distinti
978-88-534-3800-3
20 Articoli
Riferimenti Specifici
I clienti che hanno acquistato questo prodotto hanno comprato anche: