CARLO MORANDI - L'idea dell'Unità politica d'Europa nel XIX e XX secolo
Riferimento: 978-88-534-4601-5
A cura di Alessandro Guerra
Una delle costanti della riflessione storica di Carlo Morandi è stata l’Europa, il problema di una piena coscienza dell’identità europea e le dinamiche della
sua organizzazione. In questo saggio che nasce sulla scorta di testi elaborati in precedenza il tema è il senso unitario della vita europea lungo l’età moderna.
Il valore concettuale del riferimento all’Europa in un momento, il secondo dopoguerra, in cui la più ampia dimensione mondiale sembrava aver messo ai margini la sua
millenaria civiltà. Passato attraverso il fascismo, come molti della sua generazione Morandi aveva abbandonato la convinzione di costruire un’Europa organizzata secondo una
rigida gerarchia di stati divenendo uno strenuo difensore di un impianto federalistico. Morandi non nascondeva le difficoltà di un simile progetto, ma era ugualmente convinto
che ogni ipotesi di mondo pacificato passasse attraverso l’abbandono della difesa integrale dello Stato nazione. Il patriottismo europeo era affidato alla consapevolezza dei futuri cittadini d’Europa.
E, come scrisse in chiusura del suo saggio, «la risposta è in noi, nella energia morale, nella saggezza politica, nella operosità concorde di tutti gli europei».
Carlo Morandi (Suna 1904 – Firenze 1950) è stato uno dei più importanti storici italiani e ha svolto insegnamento a Pisa, Roma, Firenze. È stato collaboratore di riviste e giornali
fra cui «Studium», «Primato», «Il Mondo», con interventi che spaziavano dalla cronaca teatrale alla polemica politica. Fra le sue innumerevoli pubblicazioni, molte delle quali
riedite fino ai nostri giorni segnaliamo I partiti politici in Italia, Firenze, 1986 ultima edizione con prefazione di Giovanni Spadolini; La sinistra al potere e altri saggi, Firenze,
1944. Nel 1980 Armando Saitta ha pubblicato i 4 volumi dei suoi Scritti storici.
In copertina: Luigi Bonazza, Il ratto d’Europa, 1908